Ed è così che ritorno come sempre a vivermi addosso, se non fosse per il senso del dovere non andrei neanche all'università, preferirei starmene piantato sul divano a leggere o meglio a fissare il soffitto, o il muro, o i quadri alle pareti. Fosse per me abbandonerei tutto anche subito, abbandonerei le abitudini e le persone, senza dire niente a nessuno, da un giorno all'altro, ma non è la voglia, è la forza che manca. Eviterei anche di mangiare, non ho neanche più appetito, da qualche tempo mangio solo per gola e, anche qui, perché lo devo fare.
Tra poco è natale e non so perché ma questo mi rende nervoso. Continuo a fissarmi allo specchio e ci sbatterei volentieri la testa contro.
In realtà le cose non vanno poi tanto male e sicuramente non vanno peggiorando, ma affrontare la propria debolezza è troppo per chi sente di non averne la forza. Ma gli unici momenti buoni sono quelli in cui ho un minimo d'ispirazione oppure ho in mano le mie bacchette, anche se ho sempre paura che tra un po' si spezzeranno.
2 commenti:
Per i pochi interessati: alla fine l'elastico era nella felpa. Ero indeciso tra altri due titoli: "Amore e non amore", preso in prestito da Lucio Battisti, oppure "Inverno '07" parafrasando uno dei miei gruppi preferiti.
E' bello leggere messaggi di ricolmi di speranza prima di andare a dormire...
Posta un commento