Le labbra inaridite, gli occhi tristi,
nel lume fioco della stanza, al vetro
della sera t’attendo. Vivi, esisti
ma lontana, di freddo, eppure dietro
-io la ricordo, un soffio- a dirti amore
quasi svaniva, nevicava piano
l’azzurro d’ogni cosa, sul tuo cuore
ascoltavo la terra farsi grande.
Piuma di tenerezza dove sei?
Ora il silenzio chiude le domande
e la voce all’accorrere dei miei
di me, di te. Di spalle sulla porta
a fermarla per sempre, e col mio piede
a battere, ripeto nulla, è morta.
(Alfonso Gatto)
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