Credo che l'arma più potente a disposizione degli esseri umani sia la capacità di gestire cose. E tali cose possono tradursi più concretamente in se stessi e negli altri. Alla fine non bisogna fare nient'altro che passare al setaccio l'immensa quantità d'informazione, raccoglibile con tutti i sensi che abbiamo a disposizione, osservando oculatamente qualunque tipo di segnale, per poi discernere infine le opportune conclusioni.
Nella vita non pare servite molto altro. O, quantomeno, si tratta di scelte individuali perseguire strade che personalmente ritengo obsolete per la stravaganza che caratterizza gli esseri umani. Io fornisco un approccio ideale che in fin dei conti non è nient'altro che la cosa giusta. Si tratta di trasformare i rapporti in processi. Processi che possono essere analizzati, e quindi scomposti in parti sempre più piccole e uniche, dirigendo i propri sforzi nel trarre le opportune conclusioni. E cercare di ridurre la possibilità d'errore a zero: credo che la cosa sia comparabile più o meno a una strategia di media planning, in cui , dopo un'oculata categorizzazione del target, si scelgono le vie più opportune per raggiungerlo.
In tutta sincerità non penso che sarei mai in grado di comportarmi in questo modo, per quanto nella vita non si possa mai dire. Dico solo che questa è la cosa giusta da fare, niente di più.
L'altra notte avevo cercato di teorizzare qualcosa di molto complesso, almeno per la mia capacità. Tentavo di arrivare, dopo un tortuoso ma sentito ragionamento, alla conclusione di come concetti totalmenti separati, dal web 2.0, passando per il perseguimento dei propri sogni, arrampicandomi sulla ricerca dell'armonia e della bellezza nei rapporti umani, giungendo infine all'amore, fossero in realtà strettamente collegati. Non nei significati naturalmente, ma soprattutto nella tipologia d'approccio. Mi ero detto che in un modo o nell'altro chiudere le porte all'amore significava, purtroppo, chiudere le porte alla speranza che forse la tecnologia del web 2.0 avrebbe reso il mondo un posto migliore.
Non ho idea del perché tentassi di fare ciò ma mi pareva le cosa giusta, aprirmi a ogni cosa intendo. Quest'oggi devo arrendermi al fatto che, mai come ora, serve che le cose siano separate. Perchè in fondo lo sono realmente, niente di più.
Nessun commento:
Posta un commento