domenica 9 maggio 2010

Sempre più vera

Lasciare che i sentimenti mi scivolassero addosso era diventata una vera pacchia. Ormai ci avevo quasi preso gusto: mi farei questa, vorrei quest'altra, amerei quest'altra ancora. E poi tutto si disperdeva, un po' come accade a quelle bolle d'aria che risalgono fino alla superficie dell'acqua, emettendo, nell'attimo della loro dipartita, quel suono così appagante.

Poi arrivi tu, mi prendi per mano e mi chiedi: "Proviamo un attimo i passi". Proviamone! Cominciamo a ballare, mi perdo nei tuoi occhi, la musica finisce: "Grazie, è stato un piacere". Non sai quanto. Ma il problema è che rimango imbrigliato, legato nel mio sentimento, infossato nel mio esprimermi a metà. Tento di rincuorarmi: in fondo non devo convincere nessuno. "Allora ci vediamo, ok?" Sì, a domani.

L'amore è diventato questo: una strategia d'attesa, un conflitto interiore di logoramento. Era meglio l'esteriorità, anche se ignominiosa.

2 commenti:

Fede ha detto...

- Proviamo un attimo i passi?
- NO!!

e torni a digitare sui tastini, così si fa nerion, impara!

Il nero ha detto...

In effetti dovrei tornare nuovamente a programmare o comunque a studiare in profondità. In questo modo, almeno finora, sono sempre riuscito a salvarmi dall'Amore.