lunedì 23 luglio 2007

le cose minute


Per risvegliar mattina la mia
inedia salto su a cazzo dritto verso
il mondo; ripenso al tuo bel
sole lasciato a pezzi, ieri sera e rimoio
sconsolato in cieco carcere.
Mi guardo intorno: pietra cittadina,
pietra soltanto per me sciagurato,
mentre bello sarebbe che natura
premiasse in dì sereni mia vita
perduta. Allora non m'affrena più
dolore o meraviglia. Prendo
l'astato membro e lo agito invano
fino al più bianco lutto.

(Dario Bellezza)

2 commenti:

Il nero ha detto...

Geniale l'ultima frase.

Fede ha detto...

E' vero, piace molto anche a me... Credo che tra le poesie che ho postato questa sia la più disperata, la più tragica. "Libro d'Amore", la raccolta da cui è tratta, è del 1982: Dario Bellezza è morto di AIDS nel 1996; era omosessuale.