Un paio di chiavi (?)

In una vita che sicuramente non ci colma di felicità e tutti gli altri blablabla che non voglio citare, perché ognuno di noi si è trovato almeno una volta a comprendere questo concetto, senza nessun bisogno di creare una lista nella quale rispecchiarsi.
Penso che per affrontare una vita che ci allontana sempre di più dalla nostra naturale umanità, dal rapporto con la natura, sia necessario credere in qualcosa per andare avanti, per pensare che almeno tutto il tempo qui non sia sprecato. Non riesco più a credere in un Dio (o forse non ci ho mai creduto) forse perché non ho i sensi abbastanza sviluppati per riuscire a percepirne la presenza intorno, come molti altri, più fortunati di me, riescono a fare. Non credo nella politica e da essa mi tengo strettamente ai margini, non per un deluso qualunquismo, ma per una forma di indifferenza della quale ho già parlato, che viene stimolata solo dall’esterno e che mi fa muovere solo spinto da gente che trova al suo interno anche la forza per gli altri.
Mi è rimasta un’alternativa, alla quale sono attaccato come le lettere che ne compongono la parola, posso dire di avere speranza nell’amore. Credo nell’amore come forma suprema di rappresentazione della singolarità dell’essere umano, differente per questo dagli altri esseri della Terra; nell’esistenza della “persona giusta” (TM) perché da qualche parte ci deve essere l’unica persona in grado di capirci al volo, quella con cui si può stare per sempre; nella sua forza dirompente che cambia le persone, come mai avrebbero potuto fare da sole; nella sua infinita desiderabilità che spinge a provarlo di nuovo dopo ogni delusione; nella serenità che può dare il pensiero che ci sia qualcuno di notte, quando non puoi prendere sonno, che in quel momento sta pensando a te e si augura il tuo bene. Non volevo fare qualcosa in stile Ligabue, ma forse un po’ è uscita. Non ha alcuna importanza però.