lunedì 4 febbraio 2008

Coscienza

In questi ultimi giorni è come se qualcosa nella mia sofferenza fosse cambiato. La tristezza, il dolore, l'attesa sembrano aver lasciato in qualche modo il posto ad una serena quanto assurda rassegnazione. È una questione di presa di coscienza, l'allontanamento porta a rafforzare le mie convinzioni, aiutato dall'assurdità degli eventi. Le elucubrazioni prima centrate sui "Che fare?" sui "Perché?" ora si alternano ai "Forse è meglio così", ora comprendere non sembra più così importante. Mi avvicino di più al significato di "Amore e non amore" (il disco di Lucio Battisti, del 1972) sia sul lato personale che sugli intrecci interpersonali. Ma la cosa veramente triste è che tutto questo è dovuto soltanto a fragili meccanismi di protezione. Poi, nei commenti, c'è la verità.

1 commento:

Il ragazzo che viene dal futuro ha detto...

L'amore è doloroso perché apre la vita all'estasi. L'amore è doloroso perché trasforma: l'amore è mutazione. Ogni trasformazione sarà necessariamente accompagnata dal dolore, poiché le vecchie abitudini vanno abbandonate per il nuovo. Il vecchio ti è familiare, è rassicurante, ti dà garanzie, mentre il nuovo ti è del tutto sconosciuto. Ti muoverai in un oceano inesplorato. Con l'ignoto, con ciò che è nuovo non puoi usare la mente; la tua mente è a suo agio solo con il vecchio, confortevole, sicuro mondo di sempre, il mondo delle convenienze. In quel caso può funzionare, è abilissima; viceversa, con ciò che è nuovo la mente è del tutto inutile.
Ecco perché si ha paura, ed ecco perché quando si lascia il vecchio mondo, sicuro e confortevole, si soffre. È lo stesso dolore che prova il bambino quando esce dal ventre della madre. [...] Soffrire nell'amore è fonte di immensa creatività: ti innalza a vette di consapevolezza più elevate. [...] L'amore è il koan Zen più grande che ci sia.
L'amore fa soffrire, ma non evitarlo. Se lo eviti, rinunci alla più grande opportunità di crescita che tu possa incontrare. [...] L'amore ti darà la prima prova che la vita non è affatto priva di significato.

Osho, Con te e senza di te.