venerdì 1 febbraio 2008

I problemi di essere una scimmia

Non ci sono tanti problemi nell'essere una scimmia. Puoi usare in tanti modi i piedi, perché sono prensili. Hai i peli su tutto il corpo e non devi metterti il cappotto, nessuno ti dice che devi tagliarti i capelli (o i peli). Puoi passare la tua vita su un albero, o spostandoti da un albero all'altro. Cammini appeso al collo di tua madre. Non hai dubbi se leggere Proust o no. Puoi urlare quanto ti pare, arricciando le labbra e mostrando i denti. Puoi dire "ma sono una scimmia!" quando combini qualcosa di sbagliato, senza sentirti in colpa. Ma le scimmie si innamorano?

1 commento:

Il ragazzo che viene dal futuro ha detto...

«Ha letto Trollope?» ho chiesto.
«Non mi pare. Forse avrò letto qualcosa al'università».
«E Proust?».
«No, non l'ho letto. È un problema per te?».
«No» ho risposto. «Era solo una curiosità. Neanch'io l'ho letto, mi hanno detto di non leggerlo se prima non mi sono innamorato e poi disamorato». (Era stato John: avevo in mente di leggere Alla ricerca del tempo perduto, o À la recherche du temps perdu, ma la prima volta che sono arrivato alla galleria con La strada di Swann lui me lo ha tolto di mano, dicendo che era un delitto leggere Proust alla mia età. Mi ha fatto promettere che non lo avrei letto finché non avessi trovato e poi perduto l'amore. Devo ammettere che era stato un sollievo perché lo trovavo un po' faticoso, ma ero arrivato solo a pagina trenta).

Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile, p. 84.