Anche oggi questo male è un compagno seduto sul cuore, anche se provo ad ignorarlo, continuo a sentire il suo peso. Mi ruba il respiro, mi sussurra pensieri che sono fantasticherie. Quando guardo fuori, il cielo è un blu di Prussia, le nuvole rese paonazze da non so quale luce. "Fratello, perché non mi lasci sereno?", gli chiedo. Ma lui non mi risponde, è un divano troppo comodo questo mio cuore innamorato.
2 commenti:
Temo che ci sia Emanuel Carnevali da qualche parte verso la fine, perdonatemi se non riesco ad essere più preciso.
Complimenti, davvero bello.
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