le cose minute
Non sono che case, che finestre
poco più che indizi minuti questi miei
passaggi lenti; perché allora li armi
contro di me amore quando chiedo
come a Dio uno sguardo sincero?
Per te la colpa è mia perché non voglio
darmi tutto, e malato sono di poesia
e scanso l'abbraccio del mondo.
Ma ti giuro che i miei versi
sono te stessa, ogni parola sei tu
mentre sfogli una pagina in fretta
e ti stringi al mio braccio, o mentre fumi
senza aspirare l'ultima sigaretta.
(F.C.)
4 commenti:
Bùm.
pòl
ehi vezzone! come stai?
vezzone-one-one!
benone-one direi, tu?
mi sto ancora godendo questa lunghissima vacanza prima di iniziare a fare un po' il serio nel mondo della gente in giacca e cravatta (possibilmente comprate da gb sportelli...!)
tu come stai caromio?
pòl
io voglio vederti sempre in giacca e cravatta!! col telefonino mentre chiami Milano per informarti sul Mibtel!
tutto apposto cmq, sto ancora lavorando al CSI, forse dal mese prossimo ci saranno delle novità...poi ti dirò meglio. Ieri in centro ti ho pensato perchè ho visto un paio di scarpe che ho definito "le scarpe di pòl". Erano descrivibili solo con l'espressione "le scarpe di pòl".
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