sabato 29 agosto 2009

le cose minute


Non sono che case, che finestre

poco più che indizi minuti questi miei

passaggi lenti; perché allora li armi

contro di me amore quando chiedo

come a Dio uno sguardo sincero?


Per te la colpa è mia perché non voglio

darmi tutto, e malato sono di poesia

e scanso l'abbraccio del mondo.


Ma ti giuro che i miei versi

sono te stessa, ogni parola sei tu

mentre sfogli una pagina in fretta

e ti stringi al mio braccio, o mentre fumi

senza aspirare l'ultima sigaretta.

(F.C.)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bùm.


pòl

Fede ha detto...

ehi vezzone! come stai?

Anonimo ha detto...

vezzone-one-one!
benone-one direi, tu?
mi sto ancora godendo questa lunghissima vacanza prima di iniziare a fare un po' il serio nel mondo della gente in giacca e cravatta (possibilmente comprate da gb sportelli...!)
tu come stai caromio?

pòl

Fede ha detto...

io voglio vederti sempre in giacca e cravatta!! col telefonino mentre chiami Milano per informarti sul Mibtel!
tutto apposto cmq, sto ancora lavorando al CSI, forse dal mese prossimo ci saranno delle novità...poi ti dirò meglio. Ieri in centro ti ho pensato perchè ho visto un paio di scarpe che ho definito "le scarpe di pòl". Erano descrivibili solo con l'espressione "le scarpe di pòl".